4 giugno 2005
>STAGE FUNNY
Se l’è spassata De Niro che l’ha prodotto, provando così a dimenticare le parti idiote che l’hanno visto protagonista ultimamente. Se l’è spassata Billy Crudup nei panni di Desdemona, a recitare da donna e a recitare la scena di un rapporto omosessuale con il duca di Buckingham, che tanto poi era solo la premessa per montarsi a scopo esplicativo Claire Danes, ancora più carina e sempre più brava, da queste parti amata sin dai tempi della Giulietta di Baz Luhrmann. Se l’è spassata Richard Griffiths quando ha tastato il «guardiano del cancello» e se l’è spassata Rupert Everett sempre così a proprio agio e convincente, ironico e autoironico, ma mai e poi mai cretino e demenziale. Se la spassa soprattutto il pubblico, catapultato in una Londra calda, accogliente e frequentata da personaggi buffi, brillanti e straordinariamente intelligenti, invitato a prendere a parte ad una vicenda che questo Eyre racconta con garbo e ritmo serrato, attraverso momenti di riflessione per prendere fiato e tenendo ben distinti film e teatro dentro al film, ma facendo dello stesso film un teatro che strappa davvero applausi. La riflessione sulle identità sessuali si fa presto ragionamento sull’emancipazione della personalità, in un lavoro curato nei minimi dettagli che fino all’ultimo non smette un attimo di divertire e deliziare.
Stage Beauty (id., Regno Unito/Germania/Stati Uniti, 2004, sala) Regia di Richard Eyre
| inviato da il 4/6/2005 alle 17:6 | |
|