7 gennaio 2005
>IL DRAGO ROSSO VALE QUALCOSA
A dire che però «Il silenzio degli innocenti» era un’altra cosa, son capaci tutti. A promuovere un film, che già di suo è un remake, spacciandolo per il prequel del bellissimo lavoro di Jonathan Demme e riuscire a mettere insieme un discreto thriller, che si regge perfettamente in piedi anche da solo, ecco, questo non è da tutti. Il punto è che al valore aggiunto di Anthony Hopkins, che di fatto non fa niente, ma che in effetti lo sa fare molto bene, è difficile rinunciare, anche se l’attore ormai ha dieci anni di più e questi (ma mai nell’interpretazione) si vedono tutti. In più, dopo il saccheggio selvaggio di tutta la poesia della saga operato dal sequel, era difficile credere che un regista, perlopiù giovane e prima di allora non particolarmente brillante, riuscisse a mantenere uno stile così asciutto e lineare e a raccontare bene tutta un’altra storia, con richiami sì inconcludenti ma sempre equilibrati alle vicende del film del ’91. Da dimenticare sono tutti quei personaggi inutili a cui viene lasciato fin troppo spazio, perché, chiaro, la perfezione non è di questo mondo, e anche la terribile esplosione e i furiosi momenti di scontro sono lì per confermarlo, ma i faccia a faccia tra Norton ed Hannibal (tra i due trent’anni ma la stessa incredibile capacità di star sulla scena) sono qualcosa che valgono la pena.
Red Dragon (id., Stati Uniti/Germania, 2002, dvd) Regia di Brett Ratner
| inviato da il 7/1/2005 alle 15:37 | |
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